sabato 29 novembre 2008

Bisognerebbe inventare delle attese, quotidiane.
Tanto per sorprendere la rassicurata rassegnazione.
Portiamo appeso in fronte
un decalogo d’incombenze programmate,
almeno i computer ogni tanto s’impallano,
noi veniamo forniti del cuscino.
E’ venerdì, può bastare aspettare un autobus.

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