Sotto un cielo color acciaieria,
pigiati come sardine scondite
emigranti dei bar di stazione,
l’umidità è lo spartito appoggiato alle ossa
che il vento sfoglia.
Ingobbiti su minestre riscaldate, tressette,
assieme ci buttiamo giù frasi,
la memoria perentoria ha un sapore senile e cattivo.
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